Questa creator ha battuto l’algoritmo
Camihawke ha capito il segreto per sfruttare le piattaforme, senza farsi sfruttare.
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Nella newsletter di oggi:
📹 Scopriremo il percorso e la strategia di Camihawke, una delle creator più famose d’Italia, grazie al video della sua Creator Masterclass tenuta in esclusiva per Scrolling Infinito.
👀 Approfondiremo due nuove tendenze nella creazione di contenuti, con due esempi concreti, che sono sotto gli occhi di tutti, ma che in pochi hanno notato.
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La Creator Economy sta cambiando
Il futuro dei contenuti è già qui, lo avete visto? Analizziamo due esempi pratici di come le cose cambiano sotto i nostri occhi.
Lo strano caso di Muschio Selvaggio
Solo due settimane fa parlavamo dell’enorme successo solitario di Selvaggia Lucarelli e della sua newsletter da “più di 1 milione di euro l’anno” ma la realtà è che molti creator, anche medio-grandi, preferiscono unire le forze per cercare di emergere.
L’esempio migliore è il nuovo corso di Muschio Selvaggio. Il podcast fondato da Fedez e Luis Sal da tempo è passato nelle mani di quest’ultimo che, dopo un primo tentativo di continuare l’antico format, ha deciso di cambiare rotta.
Da qualche settimana il canale YouTube di Muschio Selvaggio (1,18 milioni di iscritti) si è trasformato in un contenitore di format diversi: confronti su temi d’attualità (Dibattitini), documentari satirici (con protagonista il creator Nello Taver) e un talent show per inventare un nuovo format di successo (Fuori Format), con lo stesso Luis Sal a fare da giudice.
Il motivo di questa strategia multi-format, abbastanza inedita per l’Italia, è duplice. Da una parte superare il vecchio linguaggio del podcast (sempre più usurato e difficile da eseguire per Luis Sal senza Fedez) e dall’altra fare gruppo con gli altri talent della propria squadra, la società di management Thamsanqa, che è diventata co-proprietaria del brand.
Per mesi abbiamo parlato di come il vantaggio dei creator fosse quello di poter lavorare da soli, in modo agile e veloce. Dopo una prima fase di spacchettamento, dove ciascuno ha fatto per sé, sta iniziando un nuovo ciclo di re-impacchettamento dove per competere con i grandi gruppi l’unica scelta è quella di allearsi tra simili.
Lo avevamo già scritto: la quantità batte la qualità, soprattutto quando si parla di format e sperimentazione.
Contenuti senza barriere
Un altro trend di cui si parla da tempo è quello per cui, grazie alla traduzione istantanea permessa dall’intelligenza artificiale, ogni contenuto al mondo sarà ugualmente accessibile da una platea globale e i vecchi territori di distribuzione non avranno più senso di esistere.
C’è chi, con o senza AI, ci sta già provando come il nostro amico Ale Della Giusta, uno dei più grandi youtuber italiani (1,3 milioni di iscritti al canale) che da qualche mese sta rendendo disponibili i suoi video in molte altre lingue e collaborando con creator internazionali.
I risultati di rendere disponibile i propri contenuti anche in altre lingue sono stati istantanei e, come si vede da questa statistica condivisa nelle storie Instagram di Della Giusta, gran parte delle views ai suoi video provengono ormai da altri paesi, con l’effetto di aumentare il totale complessivo della visualizzazioni.
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📺 Guarda su YouTube la Creator Masterclass di Camihawke: cosa significa davvero lavorare nei social.
Camihawke non è solo una delle creator più famose d’Italia, ma il volto di una generazione che si è affacciata ai social e ha imparato come utilizzarli a proprio vantaggio.
Nel suo caso non conta solo il numero dei follower (1,3 su Instagram e mezzo milione su TikTok) quanto la capacità di creare una community fedele nel corso degli anni.
Camihawke è riuscita in almeno un paio di miracoli: il primo è stato usare tutte le piattaforme senza farsi sfruttare, ma riuscendo a cavalcarle. Il secondo è stato quello di portare la sua community fuori dal mondo dei social, vendendo 100.000 copie del suo libro o portandola a teatro per due spettacoli di grande successo.
Come ci è riuscita?
📺 La risposta è nella sua Creator Masterclass in cui abbiamo parlato di:
Le ere di Camihawke
Community: la cosa più importante
Trovare la giusta distanza
Come sono divisi i guadagni di Camihawke
Il futuro di Camihawke
Le ere di Camihawke
L’inizio del percorso da creator di Camilla è stato in piattaforme come Tumblr e Snapchat dove c’è meno enfasi sui numeri e la pressione sui risultati dei contenuti era minore, così come la necessità di esporsi in prima persona. Queste piattaforme sono state una palestra di creazione che le ha permesso di crescere con i giusti tempi.
La seconda era è stata quella di Facebook e Instagram dove ha capito che il suo vantaggio competitivo era diventare pienamente protagonista dei propri contenuti, una consapevolezza raggiunta anche grazie ai consigli del management che le ricordava: “Tu con questi filtri la devi finire perché nessuno sa che faccia hai, ora devi iniziare a metterci la faccia”.
La sua personalità l’ha portata a costruire una community fedele che l’ha seguita nelle successive evoluzioni: dallo sbarco su TikTok, fino ai podcast e alle tournée teatrali.
Community: la cosa più importante
“Nel corso degli anni ho avuto grande attenzione alle persone che mi seguivano”. Camihawke ha capito che il tempo del pubblico è la moneta più importante di tutte e racconta di passare circa 3-4 ore al giorno comunicando direttamente con i propri fan nei DM o nei gruppi Telegram aperti nel corso degli anni.
“Mi sono sempre preoccupata di rispondere a tutti singolarmente non ho mai avuto una persona che mi ha aiutato, lo faccio volentieri e lo faccio ogni giorno, mi serve chiacchierare con le persone che mi seguono per capire se quello che sto facendo è giusto o sbagliato, se potrei fare meglio mi piace sentire il loro parere, confrontarmi, dai discorsi che faccio con le persone nascono nuove idee”.
Camihawke, negli anni, ha aperto gruppi Telegram dedicati alla propria community per ciascuna delle sue principali iniziative. Il lancio del suo libro, i giochi da tavolo e di ruolo (sua passione e tema di molti dei suoi contenuti), così come per ciascuno dei tour teatrali.
“Quando ho iniziato a vendere i miei prodotti se a qualcuno non arrivava il pacco o arrivava rotto io, rispondevo a questa persona e la mettevo in contatto con assistenza”. Telegram, Zoom, Discord e altre piattaforme tecnologiche hanno permesso a Camilla di mantenere un contatto diretto (non mediato dai social) con i propri follower, strategia che negli anni si è rivelata la sua vera arma segreta.
Persino i tour teatrali sono, secondo Camihawke, un modo per restituire valore alla propria community, sono delle “pizzate di classe” in cui ritrovarsi, piuttosto che eventi pensati per generare profitto. Quando la community è solida infatti non mancano le occasioni di monetizzazione.
Trovare la giusta distanza
Come si riesce a mantenere il proprio equilibrio quando si hanno milioni di nuovi amici digitali che vogliono far parte della tua vita? Uno dei principali problemi dei creator è quello di gestire il rapporto parasociale con i propri follower, una sorta di amicizia monodirezionale, che può diventare anche uno stress psicologico.
Per Camihawke gli antidoti sono stati due:
Fare un percorso con una psicologa per imparare bene il proprio funzionamento interiore: “Se ti getti in pasto alle persone devi capire cosa ti triggera e cosa no e come gestirle, lavorare su noi stessi è importante per entrare in connessione con gli altri”.
Circondarsi di amici fidati, anche fuori dall’ambiente di lavoro: “Può succedere di perdere connessione con il reale, avere qualcuno che ti scuote e ti ricorda ciò che sei serve molto”.
Come nascono i contenuti di Camihawke
Fa tutto da sola: “Scrivo, giro e monto da sola con l’iphone”.
Divide il lavoro in due tipi di video principali: quelli scriptati, da imparare a memoria, più difficili da scrivere ma semplici da montare. E quelli più improvvisati, veloci da registrare ma complessi da editare.
Non si sente una creativa ma una creator: “Mi devo tirare su le maniche ed essere una vera creator, spesso più che fare una cosa diversa da tutti è probabile che sfrutti temi che funzionano e li riproduci col tuo tono e la tua chiave”.
Un aspetto fondamentale è l’analisi dei dati: “Leggo tutti i commenti e faccio una media mentale, cerco di capire cosa ha funzionato e cosa no”.
Come sono divisi i guadagni di Camihawke
Più del 50% sono legati all’attività di branded content e in generale all’attività social.
Circa il 30% sono da impegni extra come la realizzazione del libro, percentuale sulla vendita di prodotti di makeup.
Il resto è legato a progetti al di fuori dei social come la realizzazione del suo podcast, il tour teatrale, o lavori da autrice per terzi.
Il futuro di Camihawke
La prossima era di Camilla sarà quella su YouTube. C’è la voglia di tornare con più convinzione su questa piattaforma con una serie di video longform ma senza essere per forza la protagonista di tutti i contenuti: “Nella mia nuova era ci sarà una messa a latere, non voglio essere al centro di tutti i contenuti ma anche porre attenzione su temi e persone diverse”.
📺 Clicca qui per guardare tutta la Creator Masterclass di Camihawke o premi play al video qui sotto.
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