e cmq quello che scrivi su Selvaggia Lucarelli che ha successo e i social che noi usiamo alla sanfason (come diceva mia madre) si collega a quello che hai scritto:
“La verità è che nessuno, neanche nostra mamma o i nostri fidanzati, leggono o guardano tutto quello che produciamo e, anche chi lo fa, lo fa con la massima disattenzione immaginabile.” cit . Andrea girolami :-)
Per paragone, Il Post ha circa 7 milioni di euro come ricavi dagli abbonati. Mi chiedo se oggi funzioni meglio un paywall completo (o quasi), considerando che, sempre parlando del Post, ricava dalle pubblicità meno di un milione di euro. Chissà Breaking Italy quanti abbonati ha.
paragone assolutamente pertinente. A parte "l'altezza" del paywall la cosa impressionante è che la newsletter di Selvaggia Lucarelli ha un costo di produzione quasi a zero VS la redazione da decine di persone de IlPost, e quindi una redditività mostruosa a confronto
Sì, esatto, era quello il motivo per cui ho fatto il paragone. Lucarelli da sola, e con una newsletter (e mi pare di capire un podcast mensile), ha un ricavo dagli abbonamenti che è un settimo (minimo, perché se dice che il tasso di conversione è molto maggiore rispetto al 10% potrebbe anche avere 20.000 abbonati, quindi un milione e mezzo di ricavi) dell'intera redazione del Post che produce svariate newsletter, podcast e ovviamente l'intera attività giornalista "tradizionale".
Nell’economica del talento e della personalità bastano pochi nomi (o solo uno) per fare la differenza. E nel Post sarebbe interessante scoprire quanto pesano Costa/Nazzi sul totale abbonamenti, immagino in maniera sostanziale
Soprattutto perché monetizza principalmente gli iscritti. Solitamente vedo che la forma di monetizzazione viene da sponsorship esterne di aziende e da prodotti che si vendono direttamente.
Patreon si sta attrezzando per rispondere alla concorrenza (nuove funzioni ma anche aumento della percentuale trattenuta) però per chi scrive Substack sembra una scelta più naturale
Gran bel pezzo Andrea. Il
Contenuto accurato e’ proprio questo
La newsletter che aspettavo!
Grazie. Mi ha messo coraggio sulla mia newsletter.
e cmq quello che scrivi su Selvaggia Lucarelli che ha successo e i social che noi usiamo alla sanfason (come diceva mia madre) si collega a quello che hai scritto:
“La verità è che nessuno, neanche nostra mamma o i nostri fidanzati, leggono o guardano tutto quello che produciamo e, anche chi lo fa, lo fa con la massima disattenzione immaginabile.” cit . Andrea girolami :-)
Per paragone, Il Post ha circa 7 milioni di euro come ricavi dagli abbonati. Mi chiedo se oggi funzioni meglio un paywall completo (o quasi), considerando che, sempre parlando del Post, ricava dalle pubblicità meno di un milione di euro. Chissà Breaking Italy quanti abbonati ha.
paragone assolutamente pertinente. A parte "l'altezza" del paywall la cosa impressionante è che la newsletter di Selvaggia Lucarelli ha un costo di produzione quasi a zero VS la redazione da decine di persone de IlPost, e quindi una redditività mostruosa a confronto
Sì, esatto, era quello il motivo per cui ho fatto il paragone. Lucarelli da sola, e con una newsletter (e mi pare di capire un podcast mensile), ha un ricavo dagli abbonamenti che è un settimo (minimo, perché se dice che il tasso di conversione è molto maggiore rispetto al 10% potrebbe anche avere 20.000 abbonati, quindi un milione e mezzo di ricavi) dell'intera redazione del Post che produce svariate newsletter, podcast e ovviamente l'intera attività giornalista "tradizionale".
Nell’economica del talento e della personalità bastano pochi nomi (o solo uno) per fare la differenza. E nel Post sarebbe interessante scoprire quanto pesano Costa/Nazzi sul totale abbonamenti, immagino in maniera sostanziale
Super interessante come caso!
Soprattutto perché monetizza principalmente gli iscritti. Solitamente vedo che la forma di monetizzazione viene da sponsorship esterne di aziende e da prodotti che si vendono direttamente.
Esatto. Poi se si mimetizzano gli iscritti le altre possibilità rimangono comunque aperte
Sarebbe interessante anche fare un’analisi su Patreon
Patreon si sta attrezzando per rispondere alla concorrenza (nuove funzioni ma anche aumento della percentuale trattenuta) però per chi scrive Substack sembra una scelta più naturale