Fermo restando che Chiara Ferragni è il capitalismo e non esiste al di fuori del capitalismo, quello che segue non è una cosa che mi piace ma è la cosa che farei se mi interessasse solo ricominciare a fare soldi.
Il problema di Ferragni è la reputazione, e la reputazione era quello su cui si reggeva il brand. Distrutta quella, distrutto il brand. Penso che dovrebbe liquidare Chiara Ferragni come brand, chiudere tutto e ripartire con un'impresa con una base valoriale forte e che non porti assolutamente il suo nome, non dico una non-profit ma comunque un progetto i cui obiettivi siano davvero la beneficenza o l'impatto sociale. E su quello ricostruirei il brand personale che le permette di fare una montagna di soldi, sfruttando anche il redemption arc.
Adesso vado a farmi la doccia, perché solo a scriverlo mi sento sporca.
ciao Giulia, grazie del commento. La prospettiva è interessante, avrei solo paura che puntando tutto su un argomento per lei così sensibile sia un po' come "parlare di corda a casa dell'impiccato", non finisca per aggravare la posizione paradossalmente. Penso che per scoprirlo bisognerebbe vedere la strategia applicata e la reazione dei fan. Buona doccia! ;)
È chiaro che deve costruire una nuova reputazione per se stessa e il brand che costruirà, brand che dovrà rompere con il precedente.
Caduta “sul pandoro” ripartirei “dal pandoro”:
1) enucleare le cause soggettive e oggettive che l’hanno determinato: problemi di organizzazione interna? Scelte improvvide curva i collaboratori? Eccesso di delega? Distrazione personale portata da…?
2)Come si poteva prevedere ed evitare questo fallimento?
3) Lezioni apprese
4) Quali talenti possiedo? Di quali risorse materiali d umane dispongo?
5) In cosa e in chi desidero impattare?
6) Quali sono i bisogni del mondo e delle persone rispettare ai quali voglio incidere?
7) Qual è il punto di intersezione tra i miei talenti, le risorse, i miei desideri e quei bisogni? ( da qui verrà fuori il nuovo brand)
8) Ho bisogno di rimettermi a studiare o formarmi ? Cosa? Con chi? In quanto tempo?
9) Quali fattori del mio passato posso ancora utilizzare?
Non sarà semplice, ma qui non si tratta di ri-costruire Chiara Ferragni, ma di costruire ex novo una persona, un brand e una brand identity.
Grazie per l’analisi, anche se io propendo sempre per i costumi a LA perchè se da un lato è vero che il suo sentiment la seguirebbe, dall’altro avrebbe un mercato nuovo da riprendere nel tempo (non da zero) e rendere più profondo puntando su quello che le è sempre venuto meglio: lo stile.
Sicuramente potrebbe investire in contenuti sui suoi canali con short e long form, penso peró che farlo con il pubblico italiano avrebbe due limiti: 1) qui è diventata ormai il capro espiatorio di alcune dinamiche dei vecchi influencer e non credo che il pubblico le riaprirebbe davvero la porta. 2) (più importante) l’avete sentita parlare in pubblico? A sanremo, nella serie tv, nei suoi video. È innaturale e non portata, non è empatica né credibile. Secondo me non potrà mai essere una creator parlando in italiano. Ma se lo facesse in inglese?
si l'ultimo punto che citi, quello della poca naturalezza, è quello più dirimenti che anche altri hanno sollevato nei suggerimenti. Forse in inglese a noi sembra più sciolta perché non siamo madrelingua, ma agli inglesi che impressione fa? Abbiamo visto tante evoluzioni sorprendenti nel corso degli anni, pensa anche a Kim K che percorso che ha fatto, chissà se anche Chiara sarà capace
Ciao Andrea, ho scritto un pezzo a gennaio sul tema, che però era riservato agli abbonati quindi nin ha senso che te lo linki, ma se ti interessa leggerlo te lo mando in qualche modo!
"Chiara Ferragni è come quei boomer diplomati in ragioneria che dirigono i dipartimenti di finanza&controllo: gli è andata bene perché sono entrati in azienda nel 1972, ma se ci provassero ora non li assumerebbero nemmeno come stagisti".
Ho letto il tuo post, che mi ha fatto ridere ma di più riflettere. Condivido quasi tutto a partire dall'amatorialità dell'organizzazione e dell'impostazione e della dirigenza, che è poi alla base del casino del pandoro.
Credo meno alla "fortuna" o all'essere la prima come spiegazione definitiva della sua ascesa, penso che Chiara Ferragni abbia dell'intuito imprenditoriale e un carisma fuori dal comune ma come dici anche tu quando la concorrenza aumenta forse queste cose non bastano più, soprattutto se non si riesce a cambiare radicalmente
Fermo restando che Chiara Ferragni è il capitalismo e non esiste al di fuori del capitalismo, quello che segue non è una cosa che mi piace ma è la cosa che farei se mi interessasse solo ricominciare a fare soldi.
Il problema di Ferragni è la reputazione, e la reputazione era quello su cui si reggeva il brand. Distrutta quella, distrutto il brand. Penso che dovrebbe liquidare Chiara Ferragni come brand, chiudere tutto e ripartire con un'impresa con una base valoriale forte e che non porti assolutamente il suo nome, non dico una non-profit ma comunque un progetto i cui obiettivi siano davvero la beneficenza o l'impatto sociale. E su quello ricostruirei il brand personale che le permette di fare una montagna di soldi, sfruttando anche il redemption arc.
Adesso vado a farmi la doccia, perché solo a scriverlo mi sento sporca.
ciao Giulia, grazie del commento. La prospettiva è interessante, avrei solo paura che puntando tutto su un argomento per lei così sensibile sia un po' come "parlare di corda a casa dell'impiccato", non finisca per aggravare la posizione paradossalmente. Penso che per scoprirlo bisognerebbe vedere la strategia applicata e la reazione dei fan. Buona doccia! ;)
È chiaro che deve costruire una nuova reputazione per se stessa e il brand che costruirà, brand che dovrà rompere con il precedente.
Caduta “sul pandoro” ripartirei “dal pandoro”:
1) enucleare le cause soggettive e oggettive che l’hanno determinato: problemi di organizzazione interna? Scelte improvvide curva i collaboratori? Eccesso di delega? Distrazione personale portata da…?
2)Come si poteva prevedere ed evitare questo fallimento?
3) Lezioni apprese
4) Quali talenti possiedo? Di quali risorse materiali d umane dispongo?
5) In cosa e in chi desidero impattare?
6) Quali sono i bisogni del mondo e delle persone rispettare ai quali voglio incidere?
7) Qual è il punto di intersezione tra i miei talenti, le risorse, i miei desideri e quei bisogni? ( da qui verrà fuori il nuovo brand)
8) Ho bisogno di rimettermi a studiare o formarmi ? Cosa? Con chi? In quanto tempo?
9) Quali fattori del mio passato posso ancora utilizzare?
Non sarà semplice, ma qui non si tratta di ri-costruire Chiara Ferragni, ma di costruire ex novo una persona, un brand e una brand identity.
Mica noccioline…
Mi ritirerei. Perché è questo che si fa in un paese civile a fronte di una truffa.
Grazie per l’analisi, anche se io propendo sempre per i costumi a LA perchè se da un lato è vero che il suo sentiment la seguirebbe, dall’altro avrebbe un mercato nuovo da riprendere nel tempo (non da zero) e rendere più profondo puntando su quello che le è sempre venuto meglio: lo stile.
Sicuramente potrebbe investire in contenuti sui suoi canali con short e long form, penso peró che farlo con il pubblico italiano avrebbe due limiti: 1) qui è diventata ormai il capro espiatorio di alcune dinamiche dei vecchi influencer e non credo che il pubblico le riaprirebbe davvero la porta. 2) (più importante) l’avete sentita parlare in pubblico? A sanremo, nella serie tv, nei suoi video. È innaturale e non portata, non è empatica né credibile. Secondo me non potrà mai essere una creator parlando in italiano. Ma se lo facesse in inglese?
si l'ultimo punto che citi, quello della poca naturalezza, è quello più dirimenti che anche altri hanno sollevato nei suggerimenti. Forse in inglese a noi sembra più sciolta perché non siamo madrelingua, ma agli inglesi che impressione fa? Abbiamo visto tante evoluzioni sorprendenti nel corso degli anni, pensa anche a Kim K che percorso che ha fatto, chissà se anche Chiara sarà capace
Ciao Andrea, ho scritto un pezzo a gennaio sul tema, che però era riservato agli abbonati quindi nin ha senso che te lo linki, ma se ti interessa leggerlo te lo mando in qualche modo!
"Chiara Ferragni è come quei boomer diplomati in ragioneria che dirigono i dipartimenti di finanza&controllo: gli è andata bene perché sono entrati in azienda nel 1972, ma se ci provassero ora non li assumerebbero nemmeno come stagisti".
Ho letto il tuo post, che mi ha fatto ridere ma di più riflettere. Condivido quasi tutto a partire dall'amatorialità dell'organizzazione e dell'impostazione e della dirigenza, che è poi alla base del casino del pandoro.
Credo meno alla "fortuna" o all'essere la prima come spiegazione definitiva della sua ascesa, penso che Chiara Ferragni abbia dell'intuito imprenditoriale e un carisma fuori dal comune ma come dici anche tu quando la concorrenza aumenta forse queste cose non bastano più, soprattutto se non si riesce a cambiare radicalmente
ehy, la voglio leggere assolutamente, ti scrivo nei dm di Substack
aprire un podcast
si, diciamo che nei contenuti "long form" di cui parlo nel post potrebbe rientrare anche il formato podcast
Un bel riposiziamento stile Miley Cyrus post Disney 😄
Chiara meglio che sia meno brat e più demure...
Mi prendo il merito di averti suggerito (probabilmente non solo io) Turbopaolo!! :)))
ahaha, è stato uno dei creator più richiesti da chi è venuto ai precedenti incontri, e io sono ben felice!