Il vero lavoro di un creator
I segreti e i consigli di una creator da 2 milioni di follower
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La creator economy è uno degli argomenti che sta più a cuore a me e ai lettori di questa newsletter. Per questo oggi facciamo una full immersion con:
🎤 L’annuncio del prossimo evento dal vivo: mercoledì 10 aprile incontreremo lo Youtuber Gabriele Vagnato.
👀 Il primo video di Scrolling Infinito con l’intervista a una delle migliori creator italiane con idee e tecniche per creare contenuti migliori.
Scrolling Infinito incontra Gabriele Vagnato
Mercoledì 10 aprile dalle 19:00 nello spazio di 21 House of Stories Navigli a Milano, intervisterò dal vivo Gabriele Vagnato, per parlare di contenuti, video, creator e creator economy. Sarà una conversazione aperta e ci sarà spazio anche per le domande del pubblico.
L’ingresso è gratuito con registrazione. Per riservare un posto clicca qui o usa il tasto qui sotto.
Grazie alla produzione di NOP-NOP e alla collaborazione di 21 House of Stories.
Gabriele Vagnato: comico e creator, sui social racconta la vita di un adolescente agli adolescenti, utilizzando una comicità tagliente ed esilarante.
Con più di 1 milione di follower su Instagram e 4 milioni su TikTok è tra i protagonisti della creator economy italiana. Attivo in particolare su YouTube, dove ha 1 milione di iscritti, e i suoi video con formati come “Giorno di Prova: 24 ore nei panni di…” sono spesso in tendenza.
Gabriele però non “vive” solo sul web: è stato co-conduttore del “Love MI” su Italia 1 e di “Generazione LOL” su Amazon Prime. Dal 2022 è stato scelto da Fiorello come inviato del suo nuovo programma, “Viva Rai 2”, nel quale Vagnato gira l'Italia confezionando servizi, collegamenti e sketch.
I segreti delle imitazioni di Valentina Barbieri
Valentina Barbieri: nel 2017 apre la sua pagina Instagram e durante il lockdown inizia a crearsi un proprio pubblico attraverso le imitazioni di personaggi del Web, della Tv. Tra le sue imitazioni più famose quelle di Chiara Ferragni, Ilary Blasi, Francesca Fagnani e Madame. Oggi con 500mila follower su Instagram e 1milione su TikTok è una delle creator italiane più conosciute e di successo. Oltre ad un grande seguito online Valentina ha anche partecipato a show per piattaforme e televisioni lineari come Amazon Prime, Mediaset Infinity e TV8 e presto esordirà al cinema.
Di cosa abbiamo parlato:
Come creare contenuti in autonomia in casa
Gli strumenti tecnologici e le app con cui produrre video
Come anticipare i trending topic e utilizzarli nei propri contenuti
Cosa la televisione può imparare dai social e viceversa
Vivere senza un piano editoriale
La differenza tra Instagram e TikTok
Il suo modello di business: come sono suddivisi i guadagni
Come fare pubblicità efficace nei social
Il consiglio fondamentale per chi vuole diventare un creator
Gli highlights dell’intervista:
Buono abbastanza è abbastanza buono: Valentina registra quasi tutti i suoi video in casa, non ha un mini studio di posa, ma utilizza una stanza che di volta in volta viene allestita con i diversi set. Tutti i video sono girati con uno smartphone e alcune app a pagamento: InShot per l’edit e l’applicazione delle musiche, CapCut per l’inserimento di sottotitoli, effetti e color correction.
Un video al giorno: i ritmi di produzione di contenuti sono estremamente fitti. Valentina inizia a creare l’idea e la bozza di un video la sera precedente. La mattina si preparano i trucchi, il set e le luci, oltre che fare alcune prove. Tutto il lavoro è fatto in totale autonomia, senza il supporto di videomaker o assistenti.
Cattivi consigli: all’inizio della sua attività le era stato consigliato di smettere di postare nei social perché, altrimenti, sarebbe stata etichettata come una “Influencer”. Un aneddoto che dimostra la confusione, e i pregiudizi, verso chi lavora con la creazione di contenuti digitali, oltre che la mancanza di consapevolezza dell’importanza di costruirsi una propria audience.
Guadagni: nell’economia di Valentina Barbieri incidono tutte le tradizionali fonti di reddito dei creator digitali: ADV che provengono da visualizzazioni social (YouTube Shorts principalmente), collaborazioni con media tradizionali (TV, cinema) e collaborazioni con clienti. Quest'ultima parte è quella più rilevante, alcuni clienti però ancora non capiscono il linguaggio dei branded content e faticano ad affidarsi completamente al creator, che invece conosce gusti e abitudini del proprio pubblico.
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Come creare contenuti che funzionano?
Ho passato 20 anni creando contenuti e strategie per editori e brand, e ho raccolto quello che ho imparato in un libro che puoi leggere gratuitamente online o acquistare in formato cartaceo.
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Negli ultimi mesi ho incontrato aziende come Mondadori e GialloZafferano, Il Sole 24 Ore, Fondazione Telethon, Sketchin, Imille o scuole come IULM, INCOM Università di Bologna, Università degli Studi di Roma La Sapienza, ALMED Università Cattolica, Master Publitalia e molti altri.
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