Discussione su questo Post

Avatar di User
Avatar di Gianluca Diegoli

è un po’ il dubbio che ho da sempre anche io, anche se tu l’hai razionalizzato molto meglio :)

la mancanza di dati è stato paradossalmente un vantaggio (mi bullo di avere (prodotto/sponsorizzato) un podcast senza dire che lo ascoltano in 2) ma questo alla fine è il rischio maggiore di tutto il settore.

non sono sicuro che youtube sarà la migrazione finale, o l’unica diciamo

Expand full comment
Avatar di Elena Pagliarini

Premetto che ho scoperto cosa fosse un podcast nei primi anni Duemila, quando quasi per caso ho fatto il mio ingresso nella prima webradio universitaria italiana. A parlare, quindi, è forse la nostalgia :) Detto questo, credo che l'hype sui podcast passerà, chiaramente sopraffatti dai video: perché stimolare solo l'udito, quando puoi stimolare anche la vista? In fondo si sa che gli esseri umani reagiscono più prontamente quando vedono altri essere umani: anche solo questa consapevolezza basterebbe a decretarne il destino.

Ma credo che, al di là di argomenti analitici e molto efficaci (come ad esempio la mancanza di dati), il podcast sia uno dei tanti esempi di asset digitali che, a un certo momento, sono stati riscoperti, diventati "di moda" e democratizzati (tutti possono creare un podcast, tutti ormai scrivono un libro, ecc.) Mi viene in mente quando qualche anno sono "scoppiate" le GIF sull'onda dei meme, quando in realtà parliamo di un formato che risale alla fine degli anni Ottanta.

I podcast possono essere un mezzo meraviglioso da fruire quando facciamo attività manuali, reiterate, che non hanno bisogno di molti neuroni (pulire, cucinare, guidare su strade che conosciamo): ecco che allora quei neuroni li possiamo dedicare all'ascolto.

In definitiva: io spero che ne sopravvivranno pochi, ma buoni ;)

P.S. Grazie per questo tuo interessante approfondimento!

Expand full comment
Ancora 8 commenti...

Nessun post