Come diventare una macchina da idee
Turbopaolo ci svela come trasformare un’idea in un video
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🎟️ Mancano solo dieci giorni alla Creator Masterclass di Cartoni Morti: prenota il tuo invito gratuito prima che vadano esauriti. Dopo l’incontro faremo anche un brindisi festivo tutti assieme!
📩 Stiamo già lavorando alle Creator Masterclass del 2025 che saranno ancora più grandi e importanti. Se sei un brand e vuoi collaborare scrivimi a: andrea@scrollinginfinito.it
✍️ Come state? Negli ultimi weekend mi sono immerso nella scrittura, e continuerò anche durante le vacanze di Natale. Sto lavorando a un progetto in arrivo nel 2025: sarà una sintesi di tante cose di cui abbiamo parlato insieme e non vedo l’ora di condividerlo con voi.
🎟️ Partecipa alla Creator Masterclass di Cartoni Morti
🎤 Creator Masterclass
Venerdì 13 dicembre alle 19:00 nello spazio La Capsula, presso le musicRooms di Base Milano, incontreremo e parleremo con Andrea Lorenzon/Cartoni Morti, l’artista digitale che, da anni, domina YouTube con i suoi cartoon satirici.
Cartoni Morti ha un canale YouTube con più di 1 milione e mezzo di iscritti e, negli anni, i suoi video hanno totalizzato più di 400 milioni di visualizzazioni. Con Andrea parleremo di come creare una serie animata, come gestire una proprietà intellettuale di successo, e del segreto per produrre contenuti sponsorizzati tanto divertenti quanto virali. Sarà una conversazione aperta e ci sarà spazio per le domande del pubblico.
🤝 Incontriamoci dal vivo
Dopo l'intervista, avremo l'opportunità di conoscerci di persona tra appassionati di digital, newsletter, creatività e media e condividere impressioni, idee, un brindisi e una battuta.
Evento privato gratuito, per prenotare il tuo invito clicca qui o usa il tasto qui sotto.
Grazie alla produzione di NOP-NOP e alla collaborazione di La Capsula e Music Innovation Hub.
Un’idea al giorno
L’errore più grande che può fare un designer di contenuti è quello di cercare la singola idea che cambierà il mondo.
Il lavoro di giornalisti, marketer o creator è invece quello di avere decine di buone idee ogni giorno. Forse nessuna di queste cambierà le sorti della cultura mondiale ma, prese tutte assieme, garantiscono il successo di un progetto editoriale.
Per fare questo dobbiamo costruire un sistema che ci aiuti a produrre contenuti di qualità in modo costante e sostenibile, sia economicamente che mentalmente.
Proprio il tema della generazione di idee è stato al centro della Creator Masterclass di Turbopaolo a cui hanno assistito più di 100 persone lo scorso 5 novembre a Milano. Paolo Sarmenghi, questo il suo vero nome, è un creator arrivato come un fulmine nel panorama della comicità digitale italiana, accumulando in pochissimo tempo più di 200mila follower su Instagram e TikTok.
Su TikTok i video di Turbopaolo hanno più di 12 milioni di visualizzazioni totali, grazie ad un’inventiva paradossale che lo ha fatto emergere come una voce unica nel panorama italiano. Oltre alla sua attività di creator, Turbopaolo porta in tour il suo spettacolo di stand up calcando alcuni dei palchi più importanti d’Italia.
Crea, modifica, ripeti
Paolo racconta come il suo obiettivo fosse, sin dall’inizio, quello di pubblicare i suoi sketch video almeno 3 volte a settimana. Come ci hanno raccontato anche altri creator, la costanza è l’elemento fondamentale di qualunque progetto creativo.
“Ad un certo punto ti fai meno seghe mentali” racconta “dopo un po’ il cervello cambia, capisci le cose ed entri nel sistema”. L’unico modo di capire cosa vuole il proprio target e avere la possibilità di mettere a segno qualche hit, è quello di applicare il semplice processo di pubblicazione dei contenuti → analisi dei dati → ottimizzazione delle idee. Più contenuti si pubblicano e più si può procedere velocemente e con maggior successo.
Come nasce uno sketch comico
Guardando la sua stralunata comicità si potrebbe pensare a Turbopaolo come ad un creator di pancia, istintivo. Il suo processo creativo, che porta avanti in maniera completamente autonoma e indipendente, segue inveceuna serie precisa di step:
Selezionare un trending topic: ogni sketch è basato su un tema, o una parola chiave, che deve essere il più possibile nota al pubblico. A differenza di altri creator che scandagliano quotidianamente le tendenze di Twitter, come ci raccontava Valentina Barbieri, Turbopaolo lavora con quello che “tutti hanno sentito ma nessuno ha mai approfondito”. Parole come boomerang, la mania per l’arrampicata o le famigerate “Lettere ai Corinzi” del catechismo sono il terreno comune su cui iniziare a lavorare.
Organizzazione degli appunti: ciascuna di queste suggestioni viene annotata in maniera metodica nelle note del suo smartphone. Le idee sono suddivise secondo il loro utilizzo finale: sketch video, stand up dal vivo, o per tematiche e argomenti.
Produzione video: il tempo necessario per creare un Reel o un TikTok varia a seconda della precisione delle idee raccolte. Per le cose più complesse, dove si alternano le voci e personaggi, può essere necessaria mezza giornata di lavoro. Dove c’è un'idea di partenza chiara e la struttura del video è più semplice, si può creare un video anche solo in un’ora.
Montaggio video: “Montare un video è come scrivere una canzone” racconta Turbopaolo, per mantenere alta l’attenzione delle persone bisogna approcciare l'editing da un punto di vista visivo. Va studiata la posizione dei blocchi, alternando momenti e ritmi diversi come in un brano pop, mantenendo una struttura complessiva coerente. Battute a raffica succedono a un momento di stop, seguito da un’azione fisica, per poi chiudere in un crescendo.
Distribuzione: TikTok è la piattaforma preferita da Turbopaolo perché è quella che si adatta meglio al tono surreale della sua comicità. Su Instagram c’è un pubblico più adulto che ha bisogno di contenuti in cui riconoscersi: situazioni generiche, tormentoni come quello dell’oroscopo. Questi sono video pensati per essere condivisi ad amici tramite DM, come suggerito anche da Adam Mosseri, a capo della piattaforma. Paolo usa X, ex Twitter, per testare i video su cui ha qualche dubbio e, in base alla reazione del pubblico sulla piattaforma, decide se distribuirli anche nelle altre che sono più importanti per la sua strategia.
La torta dei guadagni
Dopo aver esplorato il processo creativo, passiamo a un tema cruciale per tutti i creator: la diversificazione dei guadagni. Ecco come sono suddivisi quelli di Turbopaolo:
0% monetizzazione diretta dalle piattaforme: TikTok e Instagram non hanno ancora un meccanismo efficace di revenue sharing con i creator.
20% lavoro d’ufficio: Paolo, oltre alla sua attività da creator, è impiegato in un ufficio dove mette a frutto la sua laurea in giurisprudenza. Riuscire a far combaciare le due attività ha anche esiti esilaranti, vi consiglio di vedere l’intervista completa per capire di cosa parlo.
30% spettacoli dal vivo: l’attività di stand-up è una buona fetta dei guadagni di Turbopaolo che racconta quanta fatica ci sia dietro un tour di eventi dal vivo. L’aspetto più importante è quello di diversificare i guadagni, oltre che fare qualcosa di stimolante e diverso dalla produzione di contenuti digitali.
50% branded content: la fetta principale dei guadagni è quella dei contenuti creati in collaborazione con i brand per i suoi canali social. Paolo racconta che quello della comicità è un ambito vantaggioso perché “Tanti prodotti voglio essere simpatici”. Il lavoro non manca, col vantaggio ulteriore che, creando in totale autonomia, i costi di produzione sono vicini allo zero e i margini di guadagno molto buoni.
Lavoro e vita privata
La parte finale del nostro incontro è stata quella che mi ha colpito di più per la sua onestà e limpidezza. Abbiamo parlato del difficile rapporto tra la sua vita di creativo e quella di marito e compagno di sua moglie Giulia, una dicotomia che tanti creator si trovano a dover risolvere.
“La cosa più difficile è smettere di parlare di sé" dice Paolo, “ti senti sempre sotto le luci della ribalta anche se non è così”. Nel mondo capovolto della creator economy il rapporto tra tempo riposato e lavorato non è mai suddiviso in maniera precisa. Ogni creator sente di avere in mano il proprio destino e, per aumentare le possibilità di successo, finisce per lavorare anche quando dovrebbe semplicemente vivere, rischiando a volte il burnout.
“Bisogna essere più interessati a quello che succede fuori di quello che succede dentro. Sono le cose che ti capitano e su cui rifletti a fare la differenza rispetto a un contenuto che altrimenti potrebbe essere generato dall’intelligenza artificiale. Se riesci ad essere sinceramente interessato alle cose degli altri è meglio”.
Guarda l’intervista completa per scoprire i segreti del processo creativo di Turbopaolo, le strategie per costruire una community online e il suo approccio al delicato equilibrio tra vita privata e carriera.
Clicca qui per guardare l’intervista completa o premi play al video qui sotto
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⚡Che succede: podcast stanchi, Spotify all’attacco
La stanchezza dei podcast: Tim Ferris è uno dei più famosi podcaster americani. Nella sua carriera ha intervistato più di 700 persone tra cui Hugh Jackman, Arnold Schwarzenegger, Neil Gaiman, Seth Godin e moltissimi altri. Lo scorso maggio ha interrotto la produzione prendendosi quattro mesi di riposo. Al suo ritorno ha istituito nuove regole per lo show: non ci saranno più ospiti che vengono a presentare libri, aumenteranno gli ospiti meno conosciuti (e inflazionati) che hanno però la potenzialità di interessare il grande pubblico.
Dopo l’ubriacatura iniziale il formato di interviste podcast mostra un logoramento: per chi lo produce è faticoso (ricerca ospiti, preparazione interviste), con il rischio di vedere gli stessi personaggi in un numero sempre maggiore di canali. Se l’obiettivo è quello di creare un contenuto a cui il pubblico si può affezionare, c’è bisogno di volti familiari che possano creare un’abitudine di consumo. Se un ospite è particolarmente brillante perché non farlo diventare addirittura un co-conduttore?
La differenza tra Spotify e YouTube: abbiamo già scritto di come le due piattaforme siano ormai in diretta competizione per il mercato video e per accaparrarsi i migliori creator sulla piazza. In questi giorni il CEO di Spotify, Daniel Ek, e il suo braccio destro Gustav Söderström hanno fatto un vero e proprio tour stampa spiegando il nuovo modello di business della piattaforma.
YouTube distribuisce ai creator parte degli introiti pubblicitari degli spot piazzati nei video da loro prodotti. Spotify invece distribuirà ai creator, che entreranno nel loro programma partnership, parte dei guadagni degli abbonamenti premium. Non ci sarà pubblicità nei video podcast su Spotify e agli autori verrà corrisposta una percentuale di guadagno proporzionale al tempo passato degli utenti su un determinato contenuto. Prima con gli audiolibri e ora con video e podcast, Spotify si allontana dal core business musicale, cercando di diventare la piattaforma di riferimento per qualunque tipo di media.
📊 Un grafico: social media manager o creator?
Una delle professioni digitali che sta cambiando più velocemente è proprio quella del social media manager a cui si richiedono competenze diverse e, spesso, di diventare protagonista dei video che dovrà distribuire. Secondo questo sondaggio in USA ormai quasi il 50% dei social media manager finisce per andare in video.
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I video su YouTube sono sempre più lunghi
Il Post mi ha fatto due domande sul perché i video online sembrano non finire mai.Giornalisti o content creator?
Francesco Oggiano intervista la giornalista, scrittrice e creator Taylor Lorenz. Da leggere.Non. Smettere. Di scrivere.
Per chi ha letto la mia guida su come scrivere una newsletter di successo ecco il post del famoso giornalista e creator americano Nate Silver che è oro puro per chiunque voglia trasformare la propria scrittura in un lavoro.MrBeast incontra Cristiano Ronaldo
I due più grossi personaggi di YouTuber riuniti in uno stesso video.Cosa dicono 1156 commenti sotto un post della polizia analizzati dall'IA
Cose che in parte già sappiamo ma che è bene ripetere: la violenza avviene in casa, e che le donne non sono credute.I giovani sono diventati il pubblico più importante per i cinema italiani
Avevamo scritto di come la crisi del cinema è dovuta all’abbandono delle sale da parte dei più giovani. L’Italia se n’è accorta e corre ai ripari.James Blake - Like The End
Il nuovo video musicale di James Blake girato dall’artista digitale Jon Rafman utilizzando l’intelligenza artificiale in maniera favolosamente verosimile.
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Ciao Andrea, ottimo come sempre. Il link a Nate Silver rimanda alla home page della sua newsletter, non al post specifico che menzioni. Potresti aggiustarlo? Sono curioso di leggerlo.